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Nella serata di venerdì 16 dicembre la Camera dei deputati ha approvato il testo della legge di conversione del decreto legge 201/2011 detto "Salva Italia" contenente l'art. 32 che riguarda le farmacie.

Il contenuto era stato modificato nel testo allegato dalla Commissione Bilancio in sede referente.

Il testo, viene ora sottoposto al voto del Senato che lo approverà prima della pausa natalizia. Si riporta un commento all'articolo:

  1. I medicinali di fascia C verranno sottoposti ad una valutazione dell'attuale regime di dispensazione al pubblico, individuando una lista di quelli che passeranno nell'ambito dei medicinali non soggetti a presentazione di prescrizione medica. Da tale lista saranno comunque esclusi gli stupefacenti (tab. II sezioni da A a E, ', ', ', '), i medicinali soggetti a prescrizione da rinnovare volta per volta (ex art. 89 D. Lvo 219/2006, ', ', ', '), gli iniettabili e quelli agenti sul sistema endocrino.
  2. La lista dovrà essere predisposta dal Ministero della salute, sentita l'AIFA, entro 120 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge 201/2011.
  3. I medicinali inseriti in tale lista non richiederanno più la ricetta medica e saranno quindi vendibili su semplice richiesta verbale sia in farmacia, che in "parafarmacia" e nei corner della GDO.
  4. Tali medicinali saranno vendibili, oltre che in tutte le farmacie, solo nelle "parafarmacie" e nei corner della GDO posti nei comuni con popolazione superiore a 12.500 abitanti e comunque al di fuori delle aree rurali individuate dai piani sanitari regionali. Con un altro decreto ministeriale, da emanarsi entro 60 giorni, saranno definiti i requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi degli esercizi diversi dalle farmacie che dovranno garantire l'inaccessibilità del reparto dedicato ai medicinali da parte del pubblico e del personale non abilitato. Il decreto ministeriale stabilirà anche le norme sulla farmacovigilanza cui saranno soggetti questi medicinali.
  5. I produttori ed i grossisti non potranno attuare discriminazioni tra farmacie ed esercizi commerciali in cui si vendono i medicinali non soggetti a prescrizione medica, a pena di cadere nei rigori della legge per concorrenza sleale.
  6. Le farmacie, le "parafarmacie" ed i corner della GDO potranno praticare sconti sui medicinali non più soggetti a prescrizione medica a condizione che gli sconti siano esposti al pubblico e applicati a tutti gli acquirenti.

Sembra utile sottolineare come le ultime modifiche all'art. 32, al di là della farraginosità del testo, contengano un principio fondamentale e cioè che la spedizione della ricetta medica deve avvenire in farmacia.

Da notizie di stampa si apprende però l'intenzione del Governo di ritornare a breve sull'argomento, varando un provvedimento teso a ampliare nuovamente la portata delle liberalizzazioni in materia di vendita di farmaci.

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