Il rispetto degli orari
La Corte di Cassazione ha recentemente annullato la sanzione disciplinare applicata ad una titolare di farmacia per non avere rispettato gli orari di apertura stabiliti mediante un accordo stipulato tra tutti i titolari della città. Secondo la suprema Corte, la sospensione di 30 giorni, comminata dall'Ordine dei farmacisti, va cancellata in quanto l'accordo tra colleghi per la gestione degli orari di apertura rappresenta una "intesa giuridicamente inefficace". Uno stop, quindi, alle sanzioni per chi non rispetta le intese. In questo modo, secondo la Corte, si consente al servizio di essere "più congeniale alle esigenze dei consumatori, evitando così che il bacino d'utenza di ciascuna farmacia venga a cristallizzarsi artificiosamente". Rispetto al rischio di scomparsa degli esercizi minori, avanzato a difesa degli accordi per la definizione degli orari di apertura, i giudici ritengono la questione ininfluente affermando che si tratta "del normale sviluppo del mercato finalizzato a premiare le imprese più efficienti".
La sentenza costituisce così un importante precedente in materia di competenza degli ordini a stabilire regole non improntate all'interesse della collettività, ma solo finalizzate alla tutela delle imprese più deboli e non dei cittadini.
Utifar
INEFFICACI GLI ACCORDI QUANDO LIMITANO GLI ORARI DI APERTURA
21 febbraio 2013