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Convegno Utifar a Roma - 17 ottobre 2009 - "La farmacia italiana tra remunerazione e spesa farmaceutica: confronto con l 'Europa"

28 ottobre 2009

Si è tenuto lo scorso 17 ottobre a Roma, presso l'hotel Parco dei Principi, nel rinomato quartiere dei Parioli, il convegno dal titolo La farmacia italiana tra remunerazione e spesa farmaceutica: confronto con l'Europa. All'incontro, organizzato da UTIFAR, hanno preso parte rappresentanti di categoria e delle istituzioni.

Aprendo i lavori, Eugenio Leopardi, presidente di UTIFAR, è subito entrato nel vivo della questione: "L'aspetto remunerativo può contribuire a valorizzare la professione, riportando in farmacia tutti i farmaci, compresi quelli ospedalieri". Leopardi è infatti consapevole che sarà più difendibile un sistema che preveda la remunerazione dell'atto, rispetto all'attuale meccanismo basato sugli sconti. Slegando la retribuzione dal prezzo dei farmaci, la farmacia sarà un soggetto terzo rispetto alle trattative tra aziende e Ministero per la riduzione dei prezzi. In una prospettiva di forte aumento di scadenze brevettuali, la farmacia potrà essere incentivata alla dispensazione del generico, ma anche ritornare ad essere il soggetto deputato alla erogazione di farmaci innovativi e costosi senza che ciò incida sui costi delle Asl.

La remunerazione della farmacia sarà inoltre certa e non più soggetta a improvvise riduzioni come è avvenuto in questi ultimi periodi. Legando la retribuzione all'atto professionale il farmacista avrà un compenso che non potrà più subire riduzioni. Una tariffa professionale è legata a revisioni periodiche, sulla base dell'inflazione e di altri fattori, ma non avviene che si riduca un compenso stabilito. Al contrario, un sistema retributivo basato sugli sconti e sulle percentuali può subire continue e infinite revisioni al ribasso, come in effetti sta avvenendo. E' tempo quindi secondo Leopardi, di pensare a sistemi diversi.

Gli altri interventi della mattina sono stati affidati a Peter Burkard (vicepresidente della Società Svizzera dei Farmacisti, ', ', ', '), che ha descritto il sistema di retribuzione in vigore in Svizzera (legato alla retribuzione dell'atto, ', ', ', '), ed ai commercialisti Marcello Tarabusi e Giovanni Trombetta, che hanno confrontato i sistemi vigenti in diversi Paesi, per capire quale soluzione potrebbe essere la migliore per l'Italia. Il senatore Luigi D'Ambrosio Lettieri (PDL, ', ', ', '), vicepresidenti di FOFI, ha confermato che, di fronte al paventare di ulteriori interventi sul comparto farmaceutico, è bene che i farmacisti si cautelino e si confrontino, in modo da presentare una linea unitaria, quando ci si siederà al tavolo delle trattative. Analizzando i dati del rapporto CERM datato 2005, secondo il dottor Trombetta, è necessario il passaggio ad un sistema misto, che consiste nella tariffazione a forfait, considerando un correttivo determinato in maniera proporzionale al prezzo del farmaco.

Nel pomeriggio, il vicepresidente di UTIFAR Roberto Tobia ha moderato il dibattito cui hanno preso parte, fra gli altri, il presidente di FOFI Andrea Mandelli e la presidente di Federfarma Annarosa Racca. Hanno completato il tavolo dei relatori Venanzio Gizzi (presidente di Assofarm, ', ', ', '), Emilio Stefenelli (vicepresidente di Farmindustria, ', ', ', '), Gaia Sorrone (segretario generale di Assogenerici, ', ', ', '), Carmelo Riccobono (presidente di ADF) e Paolo Tagliavini (presidente di Federfarma Servizi).

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