LA FARMACIA GARANTE DELLA PUBBLICA SALUTE
Sono dati raccapriccianti quelli che emergono dall'indagine condotta da AIFA-SWG riguardo
il fenomeno della vendita di farmaci online. Apprendere che i farmaci acquistati su internet risultano contraffatti in oltre il 50% dei casi genera in me una forte preoccupazione. Ma è ancora più grave - continua Leopardi - venire a conoscenza che il 41% dei cittadini italiani ignora che, a oggi, l'acquisto di medicinali su internet nel nostro Paese è vietato e che il 33% degli intervistati valuta positivamente la possibilità di acquistare farmaci in rete. Mentre la contraffazione dei farmaci scaturisce da scellerate scelte commerciali, l'ignoranza sulla pericolosità dei medicinali acquistati fuori dal canale farmacia deriva certamente da una banalizzazione del farmaco che si è voluta coltivare nel nostro Paese. Mentre negli anni passati si ascoltava il parere di illustri farmacologi che, in ogni occasione, ricordavano come la parola di derivazione greca "farmaco" voglia dire "veleno"; oggi la politica spinge per far diventare il farmaco un bene di consumo.
Da tempo UTIFAR si domanda quale logica spinga il legislatore a portare i farmaci dentro i
supermercati; e quale reale vantaggio rappresentino per il cittadino quei pochi euro all'anno
risparmiati sui medicinali, divenuti oggetto di sconti e promozioni. Forse sarebbe più
conveniente tutelare il cittadino sui prezzi delle tariffe, sul cartello delle assicurazioni e delle
compagnie petrolifere, sul costo effettivo di un conto corrente. Allora il suo bilancio familiare
sarebbe effettivamente migliore. Siamo concordi con il farmacologo Silvio Garattini, che, sulle colonne di un quotidiano nazionale, affermava che i farmaci "vanno acquistati in farmacia", dove responsabilmente il farmacista è garante della provenienza e della conservazione corretta.
Dott. Eugenio Leopardi - Presidente Utifar