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VODEN: POINT OF CARE “INTELLIGENTE” PER LA FARMACIA
Marco Deambrosis, come è cambiata la visione di VODEN negli ultimi anni?
Negli ultimi anni sono cambiate molte cose che hanno avuto un forte impatto sull’evoluzione della diagnostica in farmacia e di conseguenza anche sulla nostra visione. Tutti noi abbiamo presente l’apporto decisivo della Farmacia nella gestione della pandemia. Inoltre con l’introduzione della legge IVD EU 2017/746 per i produttori di tecnologia diagnostica e la modifica dell’articolo 1 della Farmacia dei Servizi hanno dato al farmacista la possibilità di eseguire il prelievo capillare e tamponi oro-rino faringei. Questi fattori hanno chiaramente aumentato il livello di sfida necessario per essere un’azienda diagnostica di riferimento per le farmacie italiane.
Oggi per VODEN la farmacia è considerata un Point of Care paragonabile a quelli esistenti negli Ospedali italiani, quindi applichiamo alla farmacia lo stesso approccio ospedaliero fatto di competenza diagnostica, di tecnologia pensata per il POCT, di soluzioni informatiche per integrare i nostri strumenti e trasferire i dati alle varie piattaforme regionali e fornire assistenza tecnica e formativa di livello.
Può fare qualche esempio di questo nuovo POCT e dei servizi offerti?
Certamente, si parte dall’analisi della domanda di diagnostica presente in farmacia, per cui riteniamo che per soddisfare le richieste dei pazienti sia necessario offrire in un’unica soluzione 3 diversi sistemi: l’analisi delle urine, l’ematologia e la biochimica clinica con il menu di test più ampio possibile.
Gli strumenti devono poi essere tra di loro collegati attraverso un concentratore di dati che oltre ad offrire alla farmacia delle utilities, quali la stampa e la gestione dei pazienti, diventa una vera piattaforma gestionale a presiedere la qualità dei risultati prodotti e fornire un’assistenza online unica sul mercato della Farmacia.
Difatti tutti i nostri sistemi sono interconnessi con il nostro centro di assistenza tecnica che vigila sulle performance degli stessi. La possibilità, in forma completamente anonima, di visualizzare in real time dei messaggi d’errore associati alle singole analisi, ci permette di contattare i nostri Clienti fornendo loro tempestivamente suggerimenti o soluzioni. In alternativa, la Farmacia può, tramite la funzione Help, interagire con l’assistenza tecnica, sia per chiedere pareri o per aprire una chiamata con relativo ticket. Questa interazione bidirezionale, costituisce il prerequisito fondamentale alla norma Industria 4.0, rendendo la nostra soluzione POCT un bene assoggettato al credito d’imposta.
Grande importanza poi la dedichiamo alla formazione e all’addestramento degli utilizzatori, in quanto la qualità dei risultati prodotti dipende in larga parte dalla manualità nella raccolta del campione e nel rispetto delle procedure. Gratuitamente per i nostri clienti, diamo accesso alla piattaforma VODEN ACADEMY, attraverso la quale ogni un nuovo utilizzatore può accedere alla documentazione tecnica e ai video di utilizzo dello strumento di interesse. Inoltre, sono disponibili tutorial ed approfondimenti per tutta la nostra strumentazione. Da ultimo, tramite un sistema a quiz, viene rilasciato un attestato di addestramento e di aggiornamento del personale della farmacia, così come richiesto dalla legge Farmacia dei Servizi.
Spesso però si dubita della qualità dei risultati delle analisi fatte in farmacia, voi cosa ne pensate?
Innanzitutto va ribadito il concetto che in farmacia si parla di diagnostica di prima istanza e che lo scopo è quello di valutare lo stato di salute del paziente ed i risultati ottenuti devo essere riferiti al medico curante, il solo che valuterà le decisioni del caso. Tuttavia, crediamo che spesso vi siano più speculazioni che vere ragioni. Da un punto di vista tecnico o tecnologico, la strumentazione proposta in farmacia è una strumentazione che deve rispondere ai requisiti di legge 2017/746 che impongono al produttore di indicare chiaramente lo scopo d’uso e a quale utilizzatore si rivolge, assumendosene la responsabilità di fronte alle autorità europee. Nel caso del POCT di Farmacia tutte le strumentazioni devono essere per uso Near Patient Testing (NPT) quindi pensate per un utilizzo decentralizzato rispetto al laboratorio analisi ed impiegate dal Farmacista, che può utilizzare solamente sangue intero capillare. Inoltre, in funzione al tipo di test, è necessario avere l’approvazione di un Ente notificato.
Crediamo però che la diagnostica di Farmacia debba evolversi verso un sistema virtuoso fatto di certificazione ISO dei processi e di conseguenza adottare politiche di miglioramento costante per la ricerca della soddisfazione dei clienti.
Si parla spesso di Intelligenza Artificiale, quanto è presente nel vostro settore?
A dire il vero VODEN MEDICAL Spa è la prima azienda ad introdurre in Farmacia una diagnostica ematologica che utilizza l’AI ad ulteriore garanzia della qualità dei risultati.
Il nostro sistema per l’analisi ematologica VXELL® 4.0, basato sull’analisi morfologica, sfrutta l’AI per classificare e contare le cellule del sangue. Si tratta di una vera rivoluzione per la Farmacia che potrà scordarsi i metodi che richiedono manutenzioni, costi di analisi e smaltimento reflui biohazard, a favore di una tecnologia studiata da sempre in medicina e che oggi è praticabile con successo anche in ambiti lontani dal laboratorio, mantenendone però le prerogative di affidabilità.
Con soli 40 µl di sangue capillare e due soli passaggi, in 5 minuti si può ottenere un emocromo a 3 popolazioni corredato da dati in concentrazione, grafici di distribuzione e le relative immagini delle cellule del paziente analizzate dall’AI.
Grazie all’AI, le cellule vengono prima classificate in base a forma, dimensioni e nucleo e confrontate con quelle del database e successivamente contate per elaborare il report finale. La disponibilità dell’AI consente al sistema VXELL di avere un costante e crescente livello di classificazione e di conta che si perfeziona sempre più con il suo utilizzo.
Come vede quindi il futuro della diagnostica in Farmacia?
Quest’anno è l’anno in cui si conclude la sperimentazione Farmacia dei Servizi voluta dall’allora ministro Lorenzin, che riguarda servizi cognitivi, telemedicina e prima istanza, in funzione di un possibile convenzionamento di queste prestazioni con l’SSN. Credo che la pandemia, con l’erogazione di test rapidi e vaccini ed i servizi di analisi erogati in regime di solvenza, abbia ampiamente dimostrato il ruolo irrinunciabile della farmacia italiana nella medicina di prossimità, per questo VODEN MEDICAL continuerà in questa direzione e rafforzerà i propri sforzi per sostenere, con la professionalità di sempre, la diagnostica in farmacia.
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