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Utifar

23 dicembre 2024
di Alessandro Fornaro
Rif. rivista
UTIFAR, L’UNIONE TECNICA  CHE GUARDA  AL FUTURO DELLA FARMACIA
Nata nel 1957 con l’obiettivo di supportare i professionisti del settore attraverso formazione, consulenza e innovazione, è sempre stata guidata dalla missione di valorizzare il ruolo del farmacista nella società, aiutandolo a rispondere alle sfide del presente e ad anticipare quelle del futuro. Abbiamo chiesto ad Eugenio Leopardi, presidente di Utifar, di raccontarci i prossimi passi dell’associazione, in un momento caratterizzato da importanti cambiamenti che interessano la nostra professione.

Presidente Leopardi, ci racconti che cos’è Utifar e qual è lo spirito che guida l’associazione.
Utifar è molto più di un’associazione di categoria: è un punto di riferimento per i farmacisti italiani che da decenni accompagna la professione attraverso tutte le sue trasformazioni. La nostra missione è duplice: supportare i farmacisti nella loro crescita professionale attraverso formazione, consulenze e servizi, e promuovere una visione innovativa della farmacia, in grado di rispondere ai bisogni di salute di una società in costante cambiamento.  
Quanto allo spirito che ci guida, è chiaro: stare al fianco dei farmacisti per valorizzarne il ruolo centrale nella comunità. Siamo convinti che la farmacia sia un luogo cruciale per il benessere dei cittadini, e il nostro obiettivo è fare in modo che continui a esserlo, fornendo agli associati strumenti concreti per affrontare le sfide del presente e del futuro.

Utifar vanta una lunga tradizione, ma si distingue anche per il suo approccio innovativo. In che modo l’innovazione è al centro delle vostre attività?  
In effetti, l’innovazione è nel nostro DNA. Oggi, il farmacista deve confrontarsi con un contesto professionale in continua evoluzione, tra nuove normative, tecnologie avanzate e l’esigenza di offrire servizi sempre più personalizzati ai cittadini. Noi di Utifar ci impegniamo a fornire strumenti concreti per affrontare questi cambiamenti. Per esempio, nel corso degli anni abbiamo lanciato progetti di formazione avanzata e siamo molto attenti alla preparazione e all’aggiornamento continuo come condizioni essenziali per sviluppare la professione.

A proposito di formazione, la Scuola di Galenica è uno dei vostri fiori all’occhiello. 
Ce ne può parlare?  
Come in tutti gli ambiti della professione, lo sviluppo della galenica necessita di una particolare attenzione alla formazione e all’aggiornamento continuo del farmacista. Da questo punto di vista, la Scuola di galenica Utifar è uno dei progetti che meglio rappresentano il nostro impegno per una formazione di alto livello. È pensata per offrire ai farmacisti una preparazione pratica e teorica di eccellenza, consentendo loro di riscoprire e valorizzare l’arte galenica, che è una competenza distintiva della nostra professione. Oltre a rispondere a bisogni terapeutici specifici dei pazienti, la galenica è un valore aggiunto che permette al farmacista di distinguersi sul mercato. Sono convinto che la galenica, essendo una competenza unica del farmacista, sia un valore che dobbiamo custodire. In un mondo sempre più dominato dalla tecnologia e dalla standardizzazione, la possibilità di preparare farmaci personalizzati rappresenta un elemento distintivo che rafforza il rapporto di fiducia tra farmacista e paziente.  
La galenica non è quindi solo tradizione: è una risorsa strategica, che offre vantaggi sia in termini di fidelizzazione del cliente sia di sostenibilità economica. Una farmacia che integra innovazione tecnologica, nuovi servizi e galenica sarà una farmacia completa, capace di rispondere ai bisogni di salute più complessi e di mantenere la sua unicità in un mercato sempre più competitivo.

Oltre ad una formazione di alto livello, Utifar offre anche consulenze e servizi dedicati ai soci. Quali sono i vantaggi concreti per chi si iscrive?  
I nostri soci possono contare su un’ampia gamma di servizi personalizzati. Tra questi, Utifar mette a disposizione a titolo gratuito dei propri associati un pool di esperti per risolvere dubbi e problemi inerenti la farmacia e l’esercizio professionale di carattere fiscale, legale, legislativo e per dare consigli sull’allestimento delle preparazioni galeniche. Inoltre, organizziamo convegni e momenti di confronto che aiutano i farmacisti a crescere professionalmente e a fare rete. Crediamo fermamente che un farmacista preparato e supportato possa affrontare con maggiore serenità le sfide quotidiane e offrire un servizio migliore ai cittadini.

Un aspetto fondamentale della vostra attività riguarda il rapporto con le istituzioni e le rappresentanze di categoria. Come vi posizionate in questo contesto?
Il dialogo con le istituzioni e le altre rappresentanze di categoria è un elemento chiave del nostro lavoro. Utifar si propone come un interlocutore autorevole e costruttivo, capace di portare avanti le istanze dei farmacisti con competenza e credibilità. 
La nostra capacità di confronto ci consente di influenzare decisioni che riguardano direttamente la professione, sempre con l’obiettivo di tutelare e promuovere il ruolo del farmacista nella società. Per esempio, Utifar è stata tra i promotori della Farmacia dei servizi fin dalle sue prime fasi di sperimentazione. 
Abbiamo partecipato al Tavolo ministeriale per la programmazione e il monitoraggio, contribuendo a definire le linee guida e le modalità operative.
Ma il nostro impegno non si è fermato lì. Forniamo supporto ai farmacisti attraverso percorsi di formazione specifici, consulenze personalizzate e momenti di confronto. 
Crediamo fermamente che la Farmacia dei servizi rappresenti il futuro della nostra professione, e vogliamo assicurarci che ogni farmacista abbia gli strumenti per affrontare questa trasformazione con successo.  

In effetti, tra le sfide più importanti, c’è sicuramente quella della Farmacia dei servizi...
La Farmacia dei servizi è una svolta epocale. Finalmente, dopo anni di sperimentazioni e normative frammentate, sta diventando una realtà consolidata. Non si tratta semplicemente di aggiungere servizi alla dispensazione dei farmaci, ma di ripensare il ruolo della farmacia come punto di riferimento territoriale per la salute.  
Attraverso i servizi, la farmacia diventa un luogo dove i cittadini possono accedere a prestazioni come prenotazioni di visite specialistiche, esami diagnostici, vaccinazioni e persino telemedicina. 
Questo significa non solo migliorare l’accesso alle cure, ma anche alleggerire il carico sulle strutture sanitarie più complesse. È un cambiamento che richiede impegno, formazione e, talvolta, anche investimenti importanti per adeguare gli spazi e le strutture, ma è una trasformazione necessaria per mantenere la farmacia al centro del sistema sanitario. Proprio per questo, nel corso del 2024 abbiamo organizzato corsi di formazione e incontri per focalizzare l’importanza di una corretta gestione dei bilanci aziendali, consapevoli che le nuove opportunità richiedano sforzi importanti, che devono essere intrapresi con la più grande consapevolezza in ambito di gestione delle risorse.

Un tema strettamente connesso all’innovazione è il modello One Health, che nel 2024 è stato al centro delle vostre attenzioni. In che modo questo approccio riguarda i farmacisti?  
One Health, o Salute globale, è un approccio che sottolinea l’interconnessione tra salute umana, animale e ambientale. È un modello che ci riguarda da vicino, perché il farmacista può svolgere un ruolo strategico in molte delle sue applicazioni.  
Pensiamo, ad esempio, all’educazione della popolazione sull’uso corretto degli antibiotici per contrastare l’antibiotico-resistenza, o al corretto smaltimento dei farmaci per ridurre l’inquinamento ambientale. Ma c’è di più: il farmacista, con la sua presenza capillare sul territorio, può essere un osservatore privilegiato per la sorveglianza epidemiologica e un promotore attivo di comportamenti sani e sostenibili.  
Utifar sta lavorando per fornire ai farmacisti gli strumenti necessari per abbracciare questa visione, attraverso percorsi formativi e iniziative mirate. È un cambiamento culturale, oltre che professionale, che dobbiamo affrontare con coraggio e determinazione.  

A conclusione della nostra chiacchierata, cosa direbbe a un farmacista che sta pensando di iscriversi a Utifar?  
Gli direi che entrare a far parte di Utifar significa non essere mai soli. È un’occasione per crescere professionalmente, ricevere supporto nei momenti di difficoltà e contribuire a valorizzare una professione che ha un impatto fondamentale sulla salute e il benessere delle persone. Inoltre, significa far parte di una comunità che condivide valori, sfide e obiettivi, dove si cresce insieme e si costruisce il futuro della farmacia italiana.

Un ultimo messaggio per i lettori di Nuovo Collegamento?  
Non abbiate paura del cambiamento. La Farmacia dei servizi e l’innovazione non sono minacce, ma opportunità per riaffermare il nostro ruolo centrale nella salute dei cittadini. Investite nella vostra formazione e valorizzate le vostre competenze. Utifar è al vostro fianco in ogni fase di questa trasformazione. Solo lavorando insieme possiamo garantire che la farmacia continui a essere un punto di riferimento insostituibile per i cittadini e un pilastro del sistema sanitario del futuro.

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