Utifar
SERVIZI E INNOVAZIONE: LA SITUAZIONE DELLE FARMACIE IN ITALIA E GERMANIA A CONFRONTO
In un recente Forum economico organizzato dall’Associazione delle farmacie tedesche è emerso un quadro della situazione delle farmacie in Germania che potrebbe riflettere tendenze simili in Italia.
Il confronto tra le dinamiche tedesche e quelle italiane può offrire spunti preziosi per un dibattito costruttivo sul futuro della farmacia nel nostro Paese, con un occhio attento alle sfide comuni.
Tra queste, l’ampliamento dell’offerta dei servizi e di soluzioni innovative per garantire la sostenibilità e l’efficacia dell’assistenza farmaceutica.
Un tempo, non molti anni addietro, paragonare la situazione economica tedesca a quella italiana era un’operazione piuttosto azzardata, date le molte differenze tra i due Stati. Se ci fossimo addentrati nel settore delle farmacie, il confronto sarebbe stato ancora più arduo, visti i diversi criteri che hanno da sempre regolano le due realtà.
Negli ultimi anni, tuttavia, i due paesi europei si sono molto avvicinati tra loro, entrambi alle prese con le medesime problematiche economiche e con la sempre più difficile missione di fare quadrare i bilanci. In particolare, in ambito sanitario e nelle politiche farmaceutiche le tendenze in atto sembrano convergere sempre di più.
Il sistema di remunerazione
In Germania, per esempio, la remunerazione delle farmacie è calcolata sulla base di una percentuale fissa e di una tariffa aggiuntiva per confezione venduta, che deve coprire i costi di servizio forniti dalla farmacia stessa. Nello specifico, il sistema di remunerazione delle farmacie per la distribuzione dei medicinali prevede che le farmacie siano autorizzate ad applicare un sovrapprezzo del 3% sul prezzo di acquisto dei farmaci. Inoltre, le farmacie aggiungono una tariffa fissa di €8,35 per confezione, più ulteriori piccole tariffe per supportare eventuali servizi di emergenza e finanziare servizi farmaceutici aggiuntivi che si dovessero rendere necessari.
Il modello di rimborso è completato da sconti obbligatori che le farmacie devono concedere ai fondi SHI (assicurazioni sanitarie statutarie), Questi sconti sono intesi per abbassare il costo finale per i pazienti, i quali devono pagare solo una quota parte del prezzo del medicinale, generalmente con un importo che varia tra il minimo di €5 e il massimo di €10, a seconda del prezzo del farmaco.
Il sistema di remunerazione tedesco, in vigore in questa forma da qualche anno, si differenzia da quello italiano per diversi aspetti, in particolare per la struttura dei margini e degli sconti applicati sulla vendita dei medicinali. Tuttavia, le finalità alle quali ambisce e gli obiettivi di controllo e contenimento della spesa farmaceutica sono molto simili ai nostri.
La crisi del reddito operativo
Oltre al sistema di remunerazione, ci sono altri ambiti che riguardano l’evoluzione della farmacia in Germania che possono presentare utili spunti di riflessione per noi farmacisti italiani. Sebbene molte situazioni siano differenti, tendenze similari aiutano a comprendere e immaginare in anticipo alcuni cambiamenti che, in molti, ritengono inevitabili.
Ecco allora che il recente al forum economico del Deutschen Apothekerverbandes svoltosi a Potsdam, nel fare una fotografia della situazione tedesca, offre un’interessante prospettiva anche a noi.
Entrando nell’analisi dei dati emersi, si nota una situazione non certo positiva. Il rapporto economico del 2024 indica che nonostante un aumento del fatturato complessivo nel 2023, raggiungendo i 66,36 miliardi di euro, le farmacie tedesche hanno visto una riduzione del risultato operativo medio e un calo nel numero di esercizi attivi.
Il rapporto evidenzia una diminuzione del numero di farmacie da 17.571 nel 2023 a 17.429 nel primo trimestre del 2024, sottolineando una densità di farmacie che ora si attesta a 21 per 100.000 abitanti, ben al di sotto della media europea di 32.
Questo decremento è preoccupante in quanto potrebbe indicare una minore accessibilità ai servizi farmaceutici per la popolazione.
Il fatturato medio per farmacia è aumentato, ma il reddito operativo prima delle imposte è diminuito da 160.000 euro nel 2022 a 148.000 euro nel 2023, segnando un nuovo minimo storico. Questa contrazione è attribuita all’aumento dei costi di gestione, inclusi quelli del personale e materiali, che hanno eroso i margini di profitto.
In Italia, la situazione potrebbe essere speculare, con le farmacie che affrontano sfide analoghe riguardo alla sostenibilità economica e alla capacità di adattarsi in maniera rapida ai cambiamenti.
In particolare, gli investimenti necessari per predisporsi all’erogazione dei servizi, potrebbero portare ad una situazione simile a quella tedesca.
In Germania, la necessità di modernizzare le infrastrutture e integrare nuovi servizi come la telemedicina assistita e le vaccinazioni si è palesata in tempi molto recenti, proprio come oggi sta diventando sempre più una necessità anche per il contesto italiano.
Per fare fronte a queste difficoltà, durante il Forum, Hans-Peter Hubmann, presidente della DAV, ovvero la “Deutscher Apothekerverband” (Federazione Tedesca dei Farmacisti) ha sottolineato la necessità di un pacchetto di aiuti immediati e di una riforma del sistema farmaceutico tedesco che privilegi la valorizzazione del ruolo del farmacista e una riduzione della burocrazia.
Hubmann ha anche evidenziato la necessità di una riforma che non solo affronti le inefficienze ma che sia anche vantaggiosa per i pazienti, un principio che potrebbe essere un pilastro anche per le future riforme italiane.
Le prospettive offerte dai servizi
Ma non ci sono solo criticità. Anche il sistema tedesco, come il nostro, vede all’orizzonte un nuovo ruolo delle farmacie e una sempre maggiore valorizzazione professionale trainati dall’offerta di servizi al pubblico.
Per comprendere come i servizi si siano sviluppando e quali prospettive offrano, prendiamo spunto dall’opuscolo “Verband Innovativer Apotheken” (Associazione delle Farmacie Innovative) nel quale viene descritto in modo dettagliato un piano strategico articolato in cinque punti per rinnovare e migliorare il futuro delle farmacie in Germania.
Questo piano, presentato il 29 febbraio 2024, mira a garantire che le farmacie rimangano essenziali per l’assistenza sanitaria tedesca.
Il documento, anzitutto, sottolinea l’importanza dei servizi farmaceutici, indicati con l’acronimo PDL (Pharmazeutische Dienstleistungen), come fondamentali per il mantenimento della salute pubblica e per l’adattamento delle farmacie ai cambiamenti demografici e tecnologici.
I servizi sui quali si punta maggiormente per il rilancio della farmacia e della sua immagine includono la consulenza personalizzata per la gestione dei trattamenti, il supporto nella gestione delle terapie complesse e programmi di screening sanitario, tutti volti a migliorare l’assistenza al paziente e la prevenzione delle malattie.
La visione presentata dall’associazione propone anche un ampliamento delle capacità di interazione delle farmacie con il sistema sanitario, come la partecipazione attiva nella telemedicina e nelle campagne di vaccinazione. Questo non solo aumenta la portata del supporto sanitario accessibile ai pazienti, ma rafforza anche il ruolo del farmacista come punto di riferimento nella catena della salute pubblica.
Inoltre, l’opuscolo evidenzia l’importanza di posizionare il paziente al centro di tutte le attività farmaceutiche.
Questo approccio orientato al paziente si riflette nell’adozione di tecnologie avanzate e nella personalizzazione dei servizi, che permettono di rispondere in modo più efficace e mirato alle esigenze sanitarie individuali.
In sintesi, il documento del “Verband Innovativer Apotheken” sottolinea un cambiamento paradigmatico nel ruolo delle farmacie, da semplici punti di vendita di medicinali a centri integrati di salute e benessere.
Questo cambiamento non solo migliora la qualità dell’assistenza sanitaria disponibile a livello locale, ma pone le farmacie al centro di una rete sanitaria più ampia e integrata, pronta a rispondere alle sfide sanitarie del futuro.
L’approccio proposto mira a rafforzare il ruolo delle farmacie come attori chiave nel sistema sanitario tedesco, assicurando che queste possano continuare a fornire un servizio essenziale e di qualità alla popolazione.
Da questo punto di vista, le similitudini con la nostra situazione sono davvero molte. Seppure da punti di partenza differenti, guardiamo un orizzonte comune. Un orizzonte europeo con la farmacia dei servizi sempre più importante per l’intera comunità.