Logo di Utifar
16 febbraio 2024
di Alessandro Fornaro
Rif. rivista Nuovo Collegamento 1-2024
LE INFORMAZIONI SUI FARMACI AI TEMPI DELL’I.A
La Federazione Internazionale delle Farmacie (FIP) ha recentemente pubblicato un documento intitolato “Strategic Development of Medicines Information for the Benefit of Patients and Users of Medicines”. Questo piano strategico definisce alcune linee guida da adottare per fornire al pubblico corrette informazioni sui medicinali e rappresenta un passo significativo verso l’avanzamento di pratiche comunicative omogenee nel settore farmaceutico, con un focus particolare sul ruolo che i farmacisti rivestono in questo ambito e con un’attenzione specifica alle nuove tecnologie e, in particolare, all’Intelligenza artificiale.

Il tema della corretta informazione al pubblico sui medicinali non è certo nuovo. Oltre ai soggetti professionalmente preposti a farlo, in particolare medici e farmacisti, c’è qualcun altro che fornisce informazioni: la rete con in mille problemi di attendibilità che ben conosciamo da anni.
Online, invero, si possono trovare anche informazioni approfondite ed estremamente corrette, alle quali spesso il cittadino accede pur non avendo le competenze necessarie per poterne comprendere il senso e per poter “tradurre” correttamente il linguaggio tecnico con le quali vengono fornite. Insomma: le informazioni in rete ci sono, a patto però di saperle cercare correttamente e avendo gli strumenti per comprenderle.
Ed ora ci si mette anche l’Intelligenza Artificiale (AI) a complicare una situazione già molto ingarbugliata.
E’ in questo contesto che la Federazione Internazionale delle Farmacie (FIP) ha di recente pubblicato un piano strategico nel quale affronta diverse questioni chiave, tra cui l’accessibilità delle informazioni sui farmaci, la comprensibilità per i pazienti e la promozione di un uso responsabile dei medicinali.
Sebbene il documento non sarà sufficiente a risolvere l’annoso problema della comunicazione in ambito farmaceutico, va detto che esso può rappresentare uno spunto per tornare a ragionare sulla questione che si rende oggi ancora più delicata con l’avvento delle chat interattive basate sull’intelligenza artificiale.
In particolare, il piano strategico si concentra su tre aree chiave:

  • Qualità delle informazioni: il piano promuove lo sviluppo di informazioni sui medicinali accurate, complete e aggiornate.
  • Accessibilità delle informazioni: il piano si impegna a garantire che le informazioni sui medicinali siano accessibili a tutti i pazienti e gli utenti dei medicinali, indipendentemente da dove vivano o da quali risorse abbiano a disposizione.
  • Uso delle informazioni: il piano promuove l’uso efficace delle informazioni sui medicinali da parte dei pazienti e degli utenti dei medicinali, in modo che possano prendere decisioni informate sulla propria salute.

Proviamo quindi a vedere quali sono i punti chiave del documento. Un elemento centrale del lavoro è l’accento sulla necessità di fornire informazioni chiare e dettagliate, affinché i pazienti possano prendere decisioni informate sulla propria salute.
La FIP sottolinea inoltre l’importanza di sviluppare strategie globali per garantire che le informazioni sui farmaci siano coerenti e facilmente accessibili a livello internazionale. Il fine è sempre lo stesso: migliorare la sicurezza dei pazienti, riducendo il rischio di errori legati all’uso dei medicinali e promuovendo la qualità della cura.
L’analisi della FIP riflette anche sull’importanza di coinvolgere attivamente i pazienti nel processo decisionale riguardo ai propri trattamenti. Favorire una comunicazione aperta tra i professionisti sanitari e i pazienti contribuirà a costruire una relazione di fiducia e ad aumentare l’aderenza alle terapie.

COINVOLGERE I FARMACISTI
Proprio in tema di aderenza alle terapie, il documento della Federazione Internazionale delle Farmacie assegna un ruolo centrale e cruciale ai farmacisti nel contesto dello sviluppo strategico delle informazioni sui farmaci.
Esso riconosce i farmacisti come figure chiave nel fornire un supporto informativo e consulenze ai pazienti, contribuendo in modo significativo al miglioramento dell’esperienza complessiva nell’uso dei medicinali.
Come si legge nel piano strategico, “fornire e comunicare informazioni sui farmaci ben articolate, leggibili, accessibili, utilizzabili, basate sull’evidenza, imparziali ed efficaci ai pazienti, agli operatori sanitari e agli utilizzatori dei farmaci è una priorità per i farmacisti ed è alla base di tutti i servizi sanitari che forniscono”.
Questa funzione diventa ancora più critica nell’era dell’accesso illimitato a informazioni online, dove i pazienti possono essere esposti a una vasta gamma di fonti non verificate.
I farmacisti, con la loro formazione specialistica, possono filtrare e spiegare in modo chiaro le informazioni relative ai farmaci, garantendo che i pazienti comprendano appieno gli aspetti importanti delle terapie prescritte.
Inoltre, il documento sottolinea la necessità di coinvolgere attivamente i farmacisti nella personalizzazione delle informazioni sui farmaci. Grazie alla loro interazione diretta con i pazienti, i farmacisti possono raccogliere dati rilevanti riguardo alle risposte individuali ai trattamenti, alle preoccupazioni specifiche e alle esigenze di informazioni personali. Le soluzioni digitali possono essere impiegate per personalizzare le informazioni in base alle esigenze specifiche dei pazienti, consentendo loro di comprendere meglio gli effetti collaterali, le interazioni e le indicazioni di ciascun farmaco.
I farmacisti, in definitiva, non dovrebbero essere una fonte alternativa alla rete per ricevere informazioni sui trattamenti farmaceutici. A ben pensarci, forse, abbiamo sbagliato in questi anni a vedere una contrapposizione tra le informazioni che noi forniamo al banco e quelle che gli utenti scovano navigando nella rete.

Partendo dal presupposto che, comunque, la rete viene consultata, dovremmo forse divenire una sorta di “tutor” per le ricerche online dei pazienti, aiutandoli a identificare le fonti più affidabili e ad interpretare le informazioni che arrivano dal Web in un’ottica sempre più integrata e interprofessionale.

Se è vero che il singolo farmacista può adattare la propria comunicazione ai tempi che cambiano seguendo le proprie naturali inclinazioni, va in ogni caso sottolineato che il documento invita i governi, le organizzazioni professionali e le altre parti interessate a sostenere il ruolo dei farmacisti nello sviluppo e nella fornitura di informazioni sui medicinali.

Il ruolo dell’Intelligenza artificiale
Il documento FIP dedica un significativo focus al ruolo dell’intelligenza artificiale nel contesto delle informazioni sui farmaci.
Esso riconosce l’IA come un elemento chiave per ottimizzare la trasmissione di dati e migliorare l’interazione tra i pazienti e le informazioni mediche.
Innanzitutto, il documento sottolinea come l’IA possa essere utilizzata per personalizzare le informazioni sui farmaci in base alle specifiche esigenze di ciascun paziente. Gli algoritmi intelligenti possono analizzare i dati clinici individuali, considerando fattori come l’anamnesi medica, le condizioni di salute attuali e le reazioni personali ai farmaci.
Questo approccio mira a fornire informazioni più mirate e pertinenti, migliorando la comprensione da parte del paziente.
Inoltre, l’IA può essere sfruttata per sviluppare sistemi di raccomandazione di farmaci più avanzati.
Attraverso l’analisi di enormi database, l’IA può identificare correlazioni e tendenze che sfuggirebbero facilmente all’occhio umano.
Ciò può essere utile per suggerire opzioni terapeutiche personalizzate, tenendo conto di variabili come le caratteristiche genetiche, le interazioni con altri farmaci e le peculiarità individuali del paziente.
Un altro aspetto cruciale riguarda l’utilizzo di chatbot e assistenti virtuali alimentati da intelligenza artificiale per rispondere alle domande dei pazienti.
Questi sistemi interattivi possono fornire informazioni in tempo reale, offrendo spiegazioni dettagliate sulle prescrizioni, suggerimenti per l’assunzione corretta e avvertimenti sugli effetti collaterali potenziali. Ciò contribuisce a migliorare l’accessibilità alle informazioni e a promuovere una maggiore autonomia e consapevolezza nei pazienti.
Tuttavia, il documento della FIP pone un’enfasi particolare sull’importanza di mantenere un equilibrio tra l’implementazione dell’IA e il mantenimento di un approccio umano nella fornitura di informazioni mediche.
L’IA dovrebbe essere uno strumento che affianca la pratica clinica, facilitando il processo decisionale senza sostituire il ruolo centrale del professionista sanitario.
In sintesi, il focus sull’intelligenza artificiale nel documento della FIP riflette un riconoscimento dell’importanza di sfruttare le tecnologie avanzate per migliorare la comunicazione delle informazioni sui farmaci, garantendo nel contempo un approccio umanistico e centrato sul paziente.

L’IA può supportare i farmacisti nell’analisi di grandi database e nella generazione di raccomandazioni personalizzate, ma è la competenza umana dei farmacisti che garantisce la comprensione e l’interpretazione corretta di queste informazioni, adattandole alle esigenze specifiche dei pazienti.

In tale direzione, il documento sottolinea l’importanza di promuovere una comunicazione aperta e continua tra i farmacisti e gli altri professionisti sanitari.
Collaborazioni solide consentono di scambiare informazioni cruciali sui pazienti, migliorando la gestione integrata delle terapie e riducendo il rischio di errori.
In conclusione, la pubblicazione della FIP rappresenta un passo avanti nel migliorare la qualità dell’informazione sui farmaci a livello globale.

L’adozione di strategie più efficaci nel fornire informazioni chiare e accessibili si tradurrà in un beneficio tangibile per i pazienti e gli utenti di medicinali, contribuendo a creare una società più consapevole e responsabile riguardo all’uso dei farmaci.

Sperare, in fondo, non costa nulla, anche se la strada da compiere verso gli obiettivi indicati dal documento non è certo facile e, men che meno, scontata.

Il ruolo del farmacista
Il piano strategico della FIP attribuisce ai farmacisti un ruolo centrale nello sviluppo e nella fornitura di informazioni sui medicinali. Il documento riconosce che i farmacisti sono professionisti sanitari qualificati che sono in grado di fornire informazioni sui medicinali accurate, complete e aggiornate. Sono figure essenziali per garantire che i pazienti e gli utenti dei medicinali abbiano accesso a informazioni sui medicinali di alta qualità.
In particolare, il piano strategico prevede che i farmacisti svolgano i seguenti ruoli:
• Fornire informazioni sui medicinali ai pazienti e agli utenti dei medicinali in una varietà di modi, tra cui colloqui individuali, consulenza telefonica e materiale informativo.
• Contribuire allo sviluppo di informazioni sui medicinali attraverso la ricerca, la revisione e la promozione di informazioni accurate e aggiornate.
• Educare i pazienti e gli utenti dei medicinali sull’uso sicuro ed efficace dei medicinali attraverso colloqui individuali, programmi di educazione alla salute e altre attività.

Il piano strategico della FIP
Rappresenta un’opportunità per i farmacisti di dimostrare il loro valore come professionisti sanitari che sono in prima linea nella promozione della salute pubblica. Esempi concreti di come può essere valorizzata la figura del farmacista.
I farmacisti possono:
- lavorare con le autorità regolatorie per sviluppare linee guida internazionali per la produzione di informazioni sui medicinali.
- collaborare con altri professionisti sanitari per creare una rete globale di centri di eccellenza per le informazioni sui medicinali.
- sviluppare strumenti e risorse tecnologiche per migliorare l’accesso e l’uso delle informazioni sui medicinali.
 

I principi fondamentali del Piano Strategico

  • Il paziente al centro: le informazioni sui medicinali devono essere sviluppate e fornite in modo da soddisfare le esigenze dei pazienti e degli utenti dei medicinali.
  • Integrazione: le informazioni sui medicinali devono essere integrate in modo coerente da tutti i soggetti coinvolti, tra cui autorità regolatorie, farmacisti, medici, pazienti e altri stakeholder.
  • Innovazione: le informazioni sui medicinali devono essere sviluppate e fornite utilizzando le ultime tecnologie e conoscenze.

Le azioni suggerite dal Piano Strategico

  • Sviluppo di linee guida internazionali per la produzione di informazioni sui medicinali.
  • Creazione di una rete globale di centri di eccellenza per le informazioni sui medicinali.
  • Sviluppo di strumenti e risorse tecnologiche per migliorare l’accesso e l’uso delle informazioni sui medicinali.
AFK
voden vxell 2
medybox
Registrati alla nostra Newsletter
Iscriviti alla nostra mailing list per ricevere le ultime novità e aggiornamenti dal nostro team.

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Valuta da 1 a 5 stelle la pagina

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli?2/2

Inserire massimo 200 caratteri