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La vera storia dei radicali liberi
Lo stress ossidativo costituisce l'esito - indesiderato - della rottura del fisiologico equilibrio fra la produzione e l'eliminazione dei cosiddetti "radicali liberi dell'ossigeno". Ma cosa sono i radicali liberi? Quali danni possono provocare? Vanno sempre tenuti sotto controllo? Qual è il punto di vista della Medicina Ufficiale e, soprattutto, quale può essere il ruolo del farmacista di fronte al dilagare di un'informazione spesso non controllata su questo argomento? Per rispondere a queste domande, abbiamo provato a sintetizzare in un'unica definizione quello che è il concetto attualmente più diffuso di radicali liberi, così come esso è presentato su articoli scientifici oppure, più semplicemente, su magazine o opuscoli a carattere divulgativo. "I radicali liberi dell'ossigeno - si legge spesso - sono specie chimiche altamente reattive, dotate di un'emivita brevissima, dell'ordine dei milionesimi o dei miliardesimi di secondo, in grado di attaccare qualsiasi molecola organica con la quale vengono a contatto, persino il DNA, depositario dell'informazione genetica, con conseguenti inesorabili danni, fino alla morte delle cellule". è implicito, in questa definizione, che i radicali liberi, scomparendo quasi nello stesso istante in cui si formano, non possono essere "dosati" e, quindi, per precauzione, vanno sempre e comunque combattuti con una generosa assunzione di antiossidanti.