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La dispepsia
Il paziente affetto da dispepsia riferisce spesso di essere "gonfio", o "pieno d'aria". Questi ultimi sintomi possono suggerire una aerofagia o possono indicare una sindrome del colon irritabile. Nella dispepsia, inoltre, è spesso presente la nausea e non occasionalmente un ulteriore sintomo associato può essere rappresentato dalla sonnolenza. Al paziente che si reca in farmacia lamentando una sintomatologia di recente insorgenza è giustificabile il consiglio di un antiacido, un antimeteorico, fermenti lattici, ma sta alla sensibilità del professionista interpellato indirizzare il paziente dal suo medico curante per un approfondimento diagnostico o un perfezionamento della terapia ricorrendo all'esofagogastroduodenoscopia da un lato, inibitori di pompa dall'altro, quali omeprazolo, lansoprazolo, pantoprazolo, rabeprazolo, esomeprazolo. Infatti, la dispepsia non è sempre qualcosa di benigno: i sintomi "pericolosi", soprattutto nei pazienti ultracinquantenni, sono quelli di recente insorgenza accompagnati da dolore addominale. In più devono essere sempre indagati le forme anemiche, il vomito ripetuto, l'ittero, la melena o l'ematemesi, la disfagia, il calo ponderale e ovviamente dati che derivano da un esame obiettivo come ad esempio una massa addominale sospetta. Tutti elementi che fanno pensare ad un quadro neoplastico esofageo o gastrico, oppure ad un esofago di Barrett. Importante anche chiedere se si utilizzano antinfiammatori o cortisonici....