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IL RUOLO PROTETTIVO DEL MAGNESIO


Una delle più grandi indagini nazionali condotta negli Stati Uniti.
Lo studio ha utilizzato i dati raccolti dal National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) tra il 1999 e il 2018. I ricercatori hanno condotto un’analisi trasversale su 1.696 pazienti adulti affetti da BPCO, selezionati sulla base di criteri diagnostici specifici. L’assunzione di Mg alimentare è stata determinata utilizzando un richiamo dietetico delle 24 ore, durante il quale i partecipanti hanno riferito dettagliatamente i cibi e le bevande consumati. La fragilità è stata, invece, valutata tramite l’indice di fragilità (FI), un metodo che accumula dati relativi alle condizioni croniche, sintomi fisici e cognitivi, e ai livelli di autonomia. Per garantire l’accuratezza delle analisi, sono stati effettuati aggiustamenti statistici considerando variabili confondenti come età, genere, livello socioeconomico, storia di fumo e presenza di comorbilità. Questo approccio ha permesso così di valutare l’effetto specifico dell’assunzione di Mg sulla fragilità nei pazienti con BPCO.
Assunzione di magnesio correlato a una riduzione del rischio di fragilità
I risultati hanno mostrato che ogni aumento di 100 mg/giorno nell’assunzione di Mg è stato correlato a una riduzione del 15% del rischio di fragilità (OR: 0,85; IC 95%: 0,76-0,96). I partecipanti nel quartile superiore di consumo di Mg (>340 mg/giorno) hanno mostrato un rischio di fragilità inferiore del 52% rispetto a quelli nel quartile più basso (≤182 mg/giorno). L’effetto protettivo risultava leggermente attenuato nei pazienti con BMI inferiore a 25 e in quelli con ipertensione, indicando che altri fattori metabolici potrebbero moderare l’impatto del magnesio sulla fragilità. Nonostante queste differenze, il trend generale ha confermato una relazione inversa robusta tra l’assunzione di magnesio e la fragilità.
Il ruolo del magnesio nella BPCO
La correlazione osservata può essere spiegata dai molteplici ruoli fisiologici del magnesio. Agendo come cofattore in oltre 300 reazioni enzimatiche, il Mg regola la funzione muscolare, la produzione di energia e il controllo delle risposte infiammatorie. Inoltre, il Mg riduce lo stress ossidativo, modula l’infiammazione e previene la calcificazione vascolare, aiutando a contrastare la fragilità associata alla BPCO. Infine, modula la reattività delle vie aeree e riduce il broncospasmo, effetti particolarmente rilevanti nei pazienti con BPCO, caratterizzati da infiammazione cronica e ostruzione delle vie respiratorie. Studi precedenti hanno evidenziato che livelli insufficienti di magnesio sono associati a maggiore infiammazione, aumento dello stress ossidativo e peggioramento della funzionalità respiratoria, tutti fattori che contribuiscono alla fragilità nella BPCO.
Prospettive future
Il supporto nutrizionale attraverso una dieta ricca di Mg potrebbe quindi rappresentare una strategia complementare nella gestione della BPCO. Studi futuri dovrebbero esplorare i meccanismi molecolari sottostanti e valutare interventi dietetici mirati in contesti clinici per ottimizzare la gestione della fragilità in questa popolazione vulnerabile.
Fonte: Liang M et al. The Association Between Dietary Magnesium Intake and Frailty in Patients with Chronic Obstructive Pulmonary Disease: National Health and Nutrition Examination Survey. International Journal of Chronic Obstructive Pulmonary Disease. 2024;19:2651-2660. doi:10.2147/COPD.S48501