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Il contributo del farmacista nelle cure post ospedaliere
Un nuovo articolo, pubblicato sul Journal of the American College of Clinical Pharmacy, ha esplorato ulteriormente il ruolo esteso del farmacista nelle transizioni di cura e il suo impatto sui tassi di riammissione ospedaliera. Lo studio ha coinvolto 296 soggetti con un’età media di 72 anni, con un punteggio di rischio di riammissione ospedaliera Epic di 25 o superiore, tra l’01 novembre 2022 e il 28 febbraio 2023.
I soggetti sono stati randomizzati in modo casuale in due gruppi: uno riceveva le cure standard (SOC), l’altro un servizio esteso (SOC esteso), caratterizzato da un coinvolgimento maggiore del farmacista nelle fasi di dimissioni. L’intervento del farmacista riduce le visite al pronto soccorso e le riammissioni ospedaliere.
I risultati mostrano una riduzione delle visite al pronto soccorso del 4,9% e di riammissioni ospedaliere dell’8,2% nel gruppo SOC esteso. Anche se i risultati non sono stati statisticamente significativi, hanno evidenziato un trend positivo che indica che un maggior coinvolgimento del farmacista aiuta a migliorare l’assistenza del paziente durante le transizioni di cura.
Fondamentale aumentare l’educazione del paziente sulle nuove terapie.
La maggior parte degli interventi estesi dei farmacisti prevedevano consulenza sulle terapie farmacologiche attuali e nuove.
In molti casi, i pazienti non erano consapevoli del motivo per cui stavano assumendo determinati farmaci, non sapevano come utilizzare correttamente i dispositivi medici (ad esempio, inalatori e penne per insulina) e non erano a conoscenza degli effetti collaterali che i loro farmaci potevano causare. Il coinvolgimento del farmacista alla dimissione può identificare errori nella terapia farmacologica, completare riconciliazioni farmacologiche e fornire consulenza sulla terapia farmacologica che può portare a riduzioni dei tassi di riammissione ospedaliera e delle visite al pronto soccorso.
Riduzione dei costi ospedalieri
Lo studio fornisce la base per condurre un’analisi post-hoc sui risultati economici dei servizi offerti, aprendo così la strada alla comprensione approfondita degli impatti finanziari delle attività svolte.
Considerando i costi associati alle visite in pronto soccorso (costo medio di 512$) e ai ricoveri ospedalieri (6.227$), il gruppo SOC esteso riducendo le visite al pronto soccorso e le riammissioni ospedaliera potrebbe portare ad un
risparmio significativo dei costi ospedalieri, con una stima di $20.393.
Un potenziale da confermare in studi futuri
Lo studio dimostra che il coinvolgimento del farmacista può portare a un miglioramento della cura del paziente e apre la strada ad ulteriori ricerche e analisi che valutino l’impatto economico della diminuzione dei tassi di riammissione e l’effetto di interventi farmaceutici più mirati e intensivi in determinati gruppi di pazienti.
Fonte: https://accpjournals.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/jac5.1887