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#DIABETEBASTARDO: PERCORSI DI EDUCAZIONE SANITARIA E UN CICLO DI ATTIVITÀ INTERATTIVE
“Attraverso questo progetto, vogliamo trasmettere al nostra filosofia di lavoro al pubblico, coinvolgendo le persone in quelle che sono le nostre linee guida per imparare a stare bene, quelle che quotidianamente cerchiamo i trasmettere da dietro il banco: uno stile di vita sano, i benefici di una corretta alimentazione funzionale, ma anche la consapevolezza della propria condizione di salute e, non ultimo, il coraggio di chiedere aiuto”.
Il progetto, ci racconta Federica, è pensato per svilupparsi nel corso degli anni affrontando temi via via differenti, ma sempre nell’ottica di raccontare le mille storie di fragilità che osserviamo da dietro i banchi delle farmacie, creando occasioni di condivisione e di ascolto e offrendo al pubblico non solo risposte e soluzioni, ma soprattutto spazio d’ascolto e tempo.
“L’idea originale - ci racconta Federica - era semplicemente quella di organizzare una passeggiata della salute con i clienti delle farmacie. Ho manifestato la mia idea alle colleghe, convinta che avrebbero storto il naso. Ma il loro entusiasmo mi ha spinto ad agire e mi sono messa la lavoro per creare qualcosa i più grande”.
Federica ha quindi contattato Enrica Pontin, una fotografa che conosce da diversi anni. Enrica lavora con anziani, bambini, tossicodipendenti e disabili. Organizza anche delle attività in movimento, dove unisce l’introspezione all’arte. “Sapevo che, con la sua esperienza di artista educatrice mi avrebbe dato qualche idea brillante ed ero a conoscenza che stava realizzando un progetto con una farmacia di Bassano, la Farmacia Pozzi...Potremmo prendere qualche spunto: andiamo!”.
L’incontro tra la dott.ssa Chiara Pozzi di Bassano e le colleghe della Farmacia Monti è stata l’occasione per un confronto costruttivo e un passaggio di testimone molto importante, sia per i contenuti del progetto ma anche e soprattutto come esempio di cooperazione virtuosa tra farmacie.
E poi c’era Enrica, una fotografa con il diabete di tipo 1 che, con le sue foto, racconta la propria condizione di salute.
Ecco l’idea: la prima Linea della Salute sposerà il progetto #diabetebastardo di Enrica parlando di diabete in tutte le sue forme e come opportunità di elaborare la propria camera oscura interiore.
Ci saranno incontri con il pubblico, screen gratuiti in farmacia e sarà organizzata una mostra fotografica, dal titolo #diabetebastardo, la camera oscura interiore.
Chi è andato al vernissage del 14 settembre ha potuto vedere come Enrica Pontin è riuscita a raccontare, attraverso 14 autoritratti, lo stato d’animo interiore dell’artista rispetto alla sua patologia. La tecnica utilizzata amplifica lo stato d’animo dell’artista. Ne emergono l’esplorazione, l’introspezione e l’autoconsapevolezza di chi, attraverso la fotografia, è riuscita a rappresentare in immagini la convivenza con il diabete e le fragilità del proprio corpo.
In questo senso, emerge con forza come la tecnica fotografica sia stata un mezzo per l’auto-osservazione e la scoperta di sé stessi. Attraverso l’autoritratto sono stati esplorati stati d’animo complessi, personali dell’artista, nei quali chi è affetto da questa patologia può tuttavia riconoscersi.
Tutte le foto sono attraversate da un linea gialla, dipinta a china dall’artista. “La linea gialla, ci racconta Federica, è un elemento ricorrente nel progetto.
Rappresenta un confine tra protezione e limitazione.
La linea è simbolo della scelta tra affrontare le difficoltà della vita o rimanere bloccati.
Nel progetto, la linea diventa una guida lungo il percorso di auto-accettazione e crescita personale”.
Seguendo questa linea immaginaria, il progetto delle Farmacie Monti non si limita alla fotografia, ma si espande in diversi ambiti multidisciplinari, come la medicina narrativa, l’arte, lo sport e la salute. Ciascuno di questi temi sarà affrontato, anche con il racconto di chi vive la condizione in prima persona, nell’ambito di tre incontri con il pubblico.
“Questi incontri divulgativi -sono stati organizzati con lo spirito di creare una rete di supporto e consapevolezza, dove la malattia non è più vissuta come un limite ma come una possibilità di esplorazione, forza e cambiamento. Lo scopo è promuovere una nuova cultura del benessere, in cui la fragilità si trasforma in opportunità di crescita e condivisione”. Il primo incontro offrirà una visione globale sulla vita di chi convive con il diabete. Saranno presenti un medico di medicina generale e testimoni diabetici. Si parlerà anche di nutrizione per quel che riguarda la prevenzione, laddove possibile, e la gestione della patologia. Attraverso il racconto di esperienze personali, consigli pratici e strumenti psicologici, il pubblico potrà confrontarsi su un tema fondamentale: come affrontare la malattia con serenità.
Il secondo incontro metterà al centro la vita familiare e relazionale delle persone con diabete, toccando anche temi delicati come la sessualità e l’intimità, grazie all’intervento di un psicologo sessuologo, diabetico a sua volta. Si discuterà di come il sostegno reciproco e un approccio equilibrato possano trasformare la gestione del diabete in un percorso di crescita personale.
L’ultimo incontro sarà dedicato a storie di successo e resilienza nel mondo dello sport. Esperti e atleti diabetici racconteranno come lo sport possa diventare un alleato prezioso per il benessere fisico e mentale, dimostrando che il diabete non rappresenta un ostacolo insormontabile.
Gli incontri si terranno presso Villa Priuli, messa a disposizione dal Comune di Castello di Godego hanno l’obiettivo di abbattere le barriere di isolamento che spesso accompagnano la malattia, creando uno spazio inclusivo in cui esperti e pazienti possano dialogare apertamente.
Oltre a fornire informazioni mediche, questi eventi si distinguono per l’enfasi sulla dimensione umana del diabete: le sfide quotidiane, le relazioni personali e l’importanza dello sport come strumento di gestione della malattia.
Nell’ambito del progetto #diabetebastardo, saranno organizzate diverse attività interattive che rappresentano un’opportunità unica per esplorare le proprie fragilità e trasformarle in forza attraverso strumenti creativi e percorsi esperenziali.
Passeggiate, della salute, laboratori creativi e momenti di counseling per aiutare i partecipanti a prendersi cura del proprio benessere fisico ed emotivo sono tutte iniziative pensate per coinvolgere persone di ogni età e permettere loro di affrontare, in un modo diverso ed introspettivo, tematiche legate alla convivenza con il diabete.
“Abbiamo lavorando tantissimo per questo progetto - ammette Federica - e raccolto una grande disponibilità da parte delle amministrazioni comunali".
"Non abbiamo voluto sponsorizzazioni da parte di aziende per dare un chiaro messaggio di iniziativa no profit e abbiamo provato a trasferire la nostra visione del lavoro che svolgiamo e la nostra idea di salute.
Il prossimo anno lavoreremo con la stessa tenacia e lo stesso spirito.
La linea da seguire sarà blu, non più gialla, per un nuovo progetto sempre ispirato a comunicare salute e consapevolezza”.
(In allegato la scheda completa dell'evento.)