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COCCIDIOSI NEL CANE E NEL GATTO


La coccidiosi è una patologia parassitaria intestinale che colpisce cani e gatti, causata da protozoi del genere Cystoisospora. Questi parassiti compromettono l’integrità della mucosa intestinale, provocando sintomi gastrointestinali di varia gravità, specialmente in animali giovani o immunocompromessi.
Le specie più comuni sono Cystoisospora canis nel cane e Cystoisospora felis nel gatto. Tendenzialmente i coccidi sono specie-specifici, ossia concludono il proprio ciclo vitale all’interno di un’unica specie ospite.
A tal proposito, le coccidiosi di cane e gatto non hanno quindi implicazioni zoonotiche.
La trasmissione avviene principalmente per via oro-fecale, attraverso l’ingestione di oocisti infestanti presenti nelle feci sia di animali malati che subclinicamente infetti, depositate nell’ambiente o su superfici contaminate.
Queste possono restare infettive per diversi mesi e possono accumularsi nei luoghi dove è presente un’alta densità di ospiti idonei, come canili e gattili. Una volta ingerite, le oocisti liberano sporozoiti che invadono le cellule epiteliali intestinali distruggendole, si moltiplicano producendo nuove oocisti che saranno espulse con le feci nell’ambiente esterno, dando inizio ad un nuovo ciclo replicativo del parassita, che dura in media da 1 a 4 settimane.
I sintomi variano in base all’età, allo stato immunitario e alla carica parassitaria dell’animale colpito. Nei cuccioli di cane e nei gattini la coccidiosi può manifestarsi con diarrea acquosa (talvolta emorragica), coliche, disidratazione, letargia, perdita di peso, vomito, anoressia e febbre. Negli adulti, l’infezione è spesso asintomatica, ma può causare sintomi in condizioni di stress o immunosoppressione.
La diagnosi si basa sull’esame microscopico delle feci, utilizzando tecniche di flottazione per identificare le oocisti.
È importante eseguire più esami fecali consecutivi in giorni diversi, onde evitare una falsa negatività poiché l’eliminazione delle oocisti può essere intermittente. Se in un gruppo di animali conviventi, uno risulta colpito da coccidiosi, è importante verificare lo stato sanitario anche degli altri soggetti con esami coprologici individuali.
Il trattamento prevede l’uso di farmaci anticoccidici, come la clortetraciclina, somministrati per via orale. Inoltre, è fondamentale fornire supporto sintomatico, garantendo un’adeguata idratazione e, se necessario, l’uso di probiotici per ristabilire la flora intestinale.
La prevenzione si basa su:
- mantenimento di una corretta igiene ambientale (rimozione quotidiana delle feci, accurata pulizia, igiene del personale a contatto con gli animali)
- disinfezione delle superfici con utilizzo del vapore e di sostanze chimiche in grado di inattivare le oocisti, come i cresoli
- misure per il sovraffollamento in ambienti con più animali
- comportamenti atti a ridurre lo stress negli animali, poiché può compromettere le difese immunitarie.
È importante educare i proprietari sull’importanza delle visite veterinarie periodiche per monitorare la salute intestinale dei loro animali.
Il Farmacista svolge un ruolo cruciale perché può guidare i proprietari nella corretta somministrazione dei farmaci anticoccidici e sottolineare la necessità di adottare adeguate misure di igiene ambientale. Inoltre, può consigliare prodotti per la disinfezione efficace degli ambienti e mangimi complementari probiotici e/o prebiotici per supportare la salute intestinale degli animali in convalescenza.
In conclusione, la coccidiosi rappresenta una sfida significativa nella pratica veterinaria, richiedendo un approccio integrato che comprenda diagnosi precoce, terapia adeguata e misure preventive per controllare la diffusione dell’infezione.
Isospen: elimina i coccidi e controlla la diarrea
Isospen è un medicinale veterinario a base di clortetraciclina indicato per la terapia della coccidiosi del cane e del gatto e la riduzione della contaminazione ambientale.
Isospen è utilizzabile anche in cuccioli di cane e gattini, oltre che in animali adulti.
Si presenta in forma farmaceutica di compresse, facilmente divisibili in 4 parti per agevolare il trattamento di animali di peso diverso. La dose attiva è di 25 mg di clortetraciclina per kg di peso animale equivalente a una compressa ogni 4 kg di peso, da somministrare una volta al giorno, tutti i giorni fino a negativizzazione dell’esame coprologico, che avviene generalmente entro un minimo di 6 giorni ed un massimo di 15 giorni di trattamento.
È fondamentale che il Medico Veterinario, e allo stesso modo il Farmacista, spieghino al proprietario l’importanza di verificare l’effettiva negativizzazione con un esame coprologico fecale prima del termine del trattamento.
Come dimostra lo studio scientifico (consultabile tramite il QRcode) eseguito presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Perugia dal titolo “Esperienza sull’utilizzo della clortetraciclina per il trattamento delle infezioni naturali da Cystoisospora canis nei cuccioli”, oltre a risolvere la coccidiosi, Isospen induce una completa e precoce remissione della diarrea, in genere senza necessità di dover ricorrere ad ulteriori trattamenti di supporto.
Questo sintomo, spesso accompagnato da presenza di sangue nelle feci, oltre che essere estremamente debilitante per l’animale, è anche molto frustrante per il proprietario a causa della sua difficile gestione. Inoltre, nei cuccioli in particolare, può causare malassorbimento e ridotto accrescimento, oltre che favorire l’instaurarsi di ulteriori patologie gastrointestinali.
Isospen è disponibile in flacone da 40 compresse ed è soggetto ad obbligo di prescrizione (Ricetta Elettronica Veterinaria, REV).