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ASMA DA TEMPORALE
Gli esperti ritengono che in futuro il rischio di eventi diffusi di asma da temporale possa aumentare a causa dei cambiamenti climatici che favoriscono modelli meteorologici irregolari, come i temporali e le stagioni umide e secche, aumentando la produzione di pollini e le concentrazioni di aeroallergeni, rappresentando un insieme di fattori critici per la salute respiratoria delle popolazioni a rischio.
Per comprendere appieno l’impatto del cambiamento climatico sull’asma da temporale, è necessario considerare vari aspetti. Studi hanno indicato che le piante rispondono a livelli elevati di CO2 con un miglioramento della fotosintesi, della riproduzione e della produzione di polline. Ad esempio, l’ambrosia ha dimostrato di crescere più rapidamente e di produrre fino al 61% in più di polline in presenza di livelli aumentati di CO2.
Questo aumento della produzione di pollini, combinato con fenomeni meteorologici estremi come i temporali, crea un ambiente perfetto per l’insorgenza di crisi asmatiche.
Durante i temporali, le particelle di polline e spore fungine vengono frammentate in particelle più piccole e inalabili, che penetrano più profondamente nelle vie aeree. Questo fenomeno può portare a un aumento della frequenza e dell’intensità delle crisi asmatiche.
La comprensione di queste dinamiche è essenziale per sviluppare strategie preventive e di gestione efficaci per i pazienti asmatici, riducendo così il rischio di crisi asmatiche indotte da temporali.
Facendo riferimento ad alcuni tra i più recenti lavori scientifici che hanno indagato la questione, spesso, occorre dirlo, seguendo la moda del momento di riferire tutto quanto ci circondi al cambiamento climatico, troviamo uno studio presentato all’American Thoracic Society nel 2024 che ha analizzato l’effetto delle ondate di calore sulle ospedalizzazioni per asma nei bambini in California tra il 2017 e il 2020. I ricercatori hanno scoperto che le ondate di calore diurne erano significativamente associate a un aumento delle visite ospedaliere per asma, con una probabilità aumentata del 21% durante tali eventi.
Inoltre, una durata più lunga delle ondate di calore ha raddoppiato la probabilità di ospedalizzazione per asma, dimostrando un impatto diretto del caldo estremo sulla salute respiratoria pediatrica.
Ma, come abbiamo detto, oltre che da ondate di calore, le riacutizzazioni di attacchi asmatici possono essere scatenate da fenomeni meteorologici estremi come i temporali. L’asma da temporale è un evento definito dalla comparsa improvvisa di sintomi di asma in un gran numero di persone a causa di una rara interazione tra tipi specifici di temporale e alti livelli di allergeni presenti nell’aria.
Un esempio paradigmatico è l’evento di Melbourne del 21 novembre 2016, quando un temporale di estrema violenza ha fatto precipitare le temperature di 10°C, aumentando l’umidità oltre il 70% e concentrando il particolato già presente nell’aria. Entro 30 ore, ci sono stati 3.365 accessi al pronto soccorso e 476 ricoveri ospedalieri per asma, con un incremento rispettivamente del 672% e 992% rispetto ai tre anni precedenti; l’evento è stato responsabile di 10 decessi. Thien e colleghi hanno documentato questi eventi in una loro indagine sugli eventi scatenanti ambientali.
Eventi analoghi sono stati segnalati in diverse parti del mondo, inclusi Arabia Saudita, Nord America, Iran, Regno Unito, Italia, Kuwait e Cina. Beggs ha analizzato nel 2024 gli effetti dei temporali e del cambiamento climatico, evidenziando come i temporali, combinati con alti livelli di allergeni presenti nell’aria, possano scatenare crisi asmatiche su larga scala. L’analisi ha messo in luce l’aumento della frequenza e dell’intensità di tali eventi in relazione ai cambiamenti climatici, che favoriscono modelli meteorologici irregolari, come i temporali intensi e le stagioni umide e secche, aumentando la produzione di pollini e le concentrazioni di aeroallergeni.
Sembra quindi trattarsi, agli occhi delle persone più sensibili alla questione, addirittura di una minaccia per la salute pubblica. I dati di un pronto soccorso pediatrico di Londra del 12 giugno 2023 hanno mostrato che, durante un evento epidemico di asma da temporale, ci sono state 50 presentazioni di wheezing, con assenza di asma precedente nel 57% dei casi e nessun disturbo atopico nel 44%. Forse è esagerato dire che di minaccia si tratti, tuttavia è interessante osservare la correlazione tra eventi climatici e asma, anche per potere offrire qualche consiglio aggiuntivo in farmacia ai soggetti potenzialmente interessati.
L’OMS, stima che ancora oggi, almeno l’80 % della popolazione mondiale trovi nelle piante una importante fonte terapeutica.
Lo scopo di questa rubrica come ampiamente raccontato nello scorso numero è quello di facilitare il prezioso compito del Farmacista al banco, non solo nel consiglio del prodotto idoneo al problema di salute del cliente ma, in quello di educatore sanitario in grado di portare al suo pubblico l’evidenza scientifica tratta dalla fonte ministeriale in tema di proprietà benefiche dei Botanicals, in modo semplice ed immediato.
Inoltre, si vuole offrire al Farmacista Preparatore un nuovo metodo per formulare ed allestire il prodotto salutistico nel proprio laboratorio, proprio a partire dai Claims Ministeriali che meglio rappresentano le “esigenze di salute” desiderate.
I CLAIMS: gli EFFETTI FISIOLOGICI delle PIANTE MEDICINALI
CLAIM” è un termine generico che, nel caso delle Piante Medicinali, indica l’effetto fisiologico atteso sulla salute umana.
Le piante ammesse nella Lista del Ministero per la produzione degli integratori alimentari sono circa 1000, considerando anche le loro diverse specie. I Claims attribuiti ad esse, non sono invece più di 80!
Ciò ci fa capire quanto sia complessa la struttura di una “pianta medicinale” e come sia stato importante aver regolamentato questo settore attribuendo per ciascuna pianta, uno o più claims frutto di review di analisi di studi pubblicati nel tempo.
Per aiutare ad orientarsi meglio sul possibile significato ed utilizzo di questi claims, nel libro sono raggruppati in una tabella che descrive le principali “macroaree Salutistiche”.
Proprio attraverso queste Macroaree entriamo nel vivo della nostra rubrica, con un claim legato all’avvicinarsi dell’estate e della conseguente “prova costume”.
Controllo del Peso Corporeo:
un aiuto dalle Piante Medicinali:
L’eccesso di peso costituisce un “fastidio” ricorrente che può diventare un vero e proprio problema di qualità e aspettativa di vita soprattutto quando si associa a disturbi quali: glicemia a digiuno elevata, pressione alta, colesterolo e trigliceridi sopra la norma. In questi casi si parla di “sindrome metabolica”, cioè di quell’insieme di situazioni che possono favorire lo sviluppo di vere e proprie patologie gravi.
Dieta e disturbi alimentari, sono argomenti sempre più di grande attualità e rilevanza ma, spesso sono contornati da fonti di informazione non corrette che propongono percorsi fatti di “illusioni”, che al banco della farmacia si traducono nella ricerca del “pillolone magico”...mito che il professionista nel ruolo di Educatore sanitario, è tenuto a sfatare, aiutato oltre che dalle sue conoscenze, proprio da quanto ben chiaramente scritto nel decreto, che attribuisce ad ogni pianta attività specifiche ben precise.
Un approccio corretto al problema, deve iniziare infatti proprio dall’ascolto del paziente, con la ricerca del punto critico da sondare, per poter scegliere l’integratore mirato più efficace, sia tra quelli in commercio che tra i preparati allestibili in laboratorio. In entrambi i casi, il farmacista potrà cercare le piante medicinali da proporre, orientandosi tra i Claims del decreto Ministeriale, che nel caso specifico dell’argomento in questione, proponiamo come suggerimento.
FUNZIONI DEPURATIVE dell’ORGANISMO
è ormai noto come sia opportuno nel momento di un approccio alimentare finalizzato al controllo del peso, aiutare il corretto funzionamento degli organi che sono interessati al metabolismo e quindi intervenire con gli estratti delle piante indicate per la depurazione dell’organismo.
Tra le piante indicate ricordiamo: carciofo, boldo, cardo, bardana, tarassaco, aloe, curcuma, menta, rosmarino e bahera.
STIMOLO del METABOLISMO CORPOREO
Per chi è eccessivamente sedentario, con metabolismo basale basso/Per chi ha uno “stop con la dieta o se il problema è dovuto ad un rallentamento del metabolismo (scarsa attività fisica, menopausa, ecc), le piante indicate sono quelle termogenetiche, (aumento attività T3), brucia grassi o attivatori metabolici, (lipolisi).
Tra le piante con indicate ricordiamo: Fucus, arancio amaro, the verde, erba matè, coleus indiano e alga wacamè, menta, rosmarino.
LIMITAZIONE
dell’ASSORBIMENTO di CARBOIDRATI e LIPIDI
Se invece il punto critico dipende dal fatto che il paziente non riesce a limitare l’eccesso degli alimenti come consigliato, ecco che allora, possiamo ricorrere agli integratori che contengono le piante con effetto glucobloccante che agiscono limitando l’assorbimento dei nutrienti, in particolar modo dei carboidrati ma anche dei lipidi, oltre che contribuire all’abbassamento del picco glicemico e la resistenza all’insulina.
Tra le piante indicate ricordiamo: cannella, banaba, gymnema, opuntia.
DRENAGGIO dei LIQUIDI CORPOREI
Molti sono i casi di ritenzione idrica in cui si deve intervenire per favorire la circolazione venosa e linfatica ,per aiutare i tessuti ad eliminare i liquidi e le tossine presenti in eccesso, e contrastare il «lamentato» senso di gonfiore soprattutto agli arti inferiori (edemi).
Tra le piante indicate ricordiamo: ananas, centella, meliloto, tarassaco, cicoria, betulla, finocchio, soncino, the verde.
FAME NERVOSA,
TONO dell’UMORE …
Frequenti sono i casi di difficoltà all’aderenza al piano alimentare prescritto. Nonostante tutti i buoni consigli e propositi molti pazienti non riescono a controllarsi. Principi attivi quali triptofano, flavonoidi sono in grado di agire sull’umore, e benessere mentale fondamentali nel percorso dietetico!
Tra le piante con queste indicazioni, ricordiamo: Griffonia, iperico, rodiola, passiflora, Biancospino.
Facilitazione del Senso di sazietà
Per chi arriva troppo affamato,sono indicate fibre ricche in mucillagine.
Tra le piante con queste indicazioni, ricordiamo: glucomannano, psillio, lino, altea, fico d’india (Opuntia ficus indica).
Concludendo…
In un contesto generale in cui stampa, web, social si rivolgono al pubblico con immagini e frasi accattivanti che promettono dimagrimenti immediati e forme fisiche perfette, fondamentali sono il confronto con i professionisti del settore e l’attendibilità delle fonti.
Il “metodo“ proposto dal manuale ”Botanicals“ offre un’opportunità al farmacista che vuole consigliare e sviluppare il settore dei Prodotti Salutistici del suo laboratorio, un supporto evidence-based di facile e rapida consultazione.
L’influenza del cambiamento climatico sull’asma da temporale è duplice. Da un lato, con l’aumentare delle temperature, la produzione di pollini allergenici aumenta direttamente con le concentrazioni di CO2.
Dall’altro lato, il caldo improvviso porta a maggiori episodi temporaleschi, direttamente collegati con episodi di riacutizzazione di forme asmatiche pregresse e con il manifestarsi di nuovi episodi di asma nella popolazione.