Utifar
ARGININA E CITRULLINA


Nel panorama degli aminoacidi ad attività biologica, la L-arginina e la L-citrullina emergono come due composti di particolare interesse per le loro proprietà fisiologiche, in particolare per il loro ruolo nella produzione di ossido nitrico (NO), una molecola chiave per la regolazione della vasodilatazione, del flusso sanguigno e della funzione endoteliale. Sebbene la loro azione sia profondamente interconnessa, le due molecole si differenziano per biodisponibilità, meccanismi di assorbimento e potenziale applicativo, aspetti che rendono la loro integrazione un’opzione terapeutica e nutraceutica di notevole rilevanza in vari ambiti della salute, dalla performance sportiva alla funzione sessuale, fino alla protezione cardiovascolare. La L-arginina, classificata come aminoacido semi-essenziale, è direttamente coinvolta nella biosintesi dell’ossido nitrico attraverso l’azione dell’enzima ossido nitrico sintasi (NOS). Questo processo è essenziale per il mantenimento della salute vascolare, in quanto favorisce il rilassamento delle pareti arteriose, migliorando la circolazione e riducendo la pressione arteriosa. Tuttavia, l’assunzione orale di L-arginina presenta un limite significativo legato alla sua scarsa biodisponibilità, dovuto alla rapida metabolizzazione epatica e all’azione dell’enzima arginasi, che ne limita l’efficacia sistemica.
Ed è proprio in questo contesto che la L-citrullina assume un ruolo di particolare rilevanza.
A differenza dell’arginina, la citrullina non è soggetta al metabolismo di primo passaggio nel fegato, ma viene convertita in arginina a livello renale, garantendo così una disponibilità più stabile e prolungata nel tempo. Questo meccanismo spiega perché la supplementazione con citrullina risulti in molti casi più efficace nell’aumentare i livelli plasmatici di arginina rispetto all’assunzione diretta dell’arginina stessa, con un effetto vasodilatatorio più marcato e duraturo.
Il consiglio al pubblico
Dal punto di vista del consiglio al pubblico, dobbiamo tenere presente che la sinergia tra questi due aminoacidi è particolarmente utile nella nutrizione sportiva, dove l’azione combinata di citrullina e arginina favorisce un incremento della performance fisica, della resistenza muscolare e del recupero post-esercizio. Infatti, l’aumentata produzione di ossido nitrico non solo ottimizza il flusso sanguigno ai muscoli in attività, determinando il cosiddetto “muscle pump”, ma contribuisce anche a una più efficiente eliminazione dei metaboliti responsabili della fatica muscolare, tra cui l’ammoniaca e l’acido lattico.
Per questa ragione, gli integratori a base di L-arginina e L-citrullina sono ampiamente utilizzati negli sport di forza e resistenza, dove la capacità di sostenere un’intensa attività anaerobica e di accelerare il recupero costituisce un vantaggio competitivo rilevante.
L’azione vasodilatatoria
Oltre all’ambito sportivo, l’interazione tra questi due aminoacidi è stata studiata anche in relazione alla funzione sessuale maschile, in particolare nel trattamento della disfunzione erettile lieve o moderata. L’ossido nitrico è un mediatore fondamentale del processo di erezione, poiché favorisce il rilassamento della muscolatura liscia nei corpi cavernosi, consentendo un afflusso sanguigno adeguato a determinare e mantenere l’erezione.
In questo contesto, la combinazione di L-arginina e L-citrullina si è rivelata efficace nel migliorare la funzione erettile nei soggetti con insufficiente produzione di NO, soprattutto quando associata a composti sinergici come il picnogenolo, estratto dalla corteccia di pino marittimo, o il ginseng rosso coreano, noto per la sua azione tonico-adattogena.
Sul fronte cardiovascolare, numerose evidenze suggeriscono che l’integrazione con questi due aminoacidi possa esercitare un effetto protettivo nei confronti dell’ipertensione arteriosa e della disfunzione endoteliale, due fattori di rischio cruciali per lo sviluppo di patologie cardiovascolari.
La loro azione vasodilatatoria, mediata dalla produzione di ossido nitrico, contribuisce a ridurre la resistenza periferica, migliorando la perfusione degli organi e la regolazione pressoria, un effetto che si rivela particolarmente utile nei soggetti con alterazioni del metabolismo dell’NO, come accade nei pazienti diabetici o in coloro affetti da sindrome metabolica.
Le fonti alimentari
Dal punto di vista alimentare, la L-arginina è presente in elevate concentrazioni nelle proteine animali, in particolare nella carne rossa, nel pollo e nel pesce, nonché in alcune fonti vegetali come i legumi, le noci e i semi oleosi. La citrullina, invece, si trova principalmente in frutti appartenenti alla famiglia delle Cucurbitacee, tra cui spicca l’anguria, che ne rappresenta la fonte naturale più ricca. Una curiosità interessante, che può anche essere raccontata al pubblico per richiamare l’attenzione dei nostri interlocutori e ottimizzare gli aspetti comunicativi, è rappresentata dalla derivazione del termine citrullo, che come sappiamo viene utilizzato a livello gergale per indicare una persona, diciamo così, un po’ distratta o ingenua. Sebbene il termine abbia un’origine etimologica incerta, si ritiene che derivi dal latino “citreolus”, diminutivo di citreus, che significa “di colore giallo, simile al cedro” (citrus). Il termine citrullo potrebbe quindi avere un’origine legata al cocomero acerbo e poi aver assunto il significato figurato di “sciocco” nel linguaggio popolare.
Di certo, sebbene anguria, cetrioli e zucchine contengano citrullina, le quantità contenute in questi alimenti non risultano sufficienti a determinare effetti fisiologici rilevanti e l’integrazione attraverso formulazioni specifiche si rende spesso necessaria per ottenere un’azione significativa.
Da questo punto di vista, le formulazioni commerciali disponibili includono capsule, compresse e polveri solubili, con dosaggi variabili a seconda dell’obiettivo terapeutico. Per il miglioramento della performance sportiva, si consiglia un dosaggio di 3-6 grammi al giorno di L-citrullina, spesso in associazione con 2-5 grammi di L-arginina. Nel trattamento della disfunzione erettile o della vasodilatazione endoteliale, le dosi possono arrivare fino a 8 grammi complessivi, in combinazione con altri fitonutrienti attivi. La citrullina viene spesso proposta nella forma di citrullina malato, una combinazione con acido malico che ne potenzia l’efficacia a livello mitocondriale, favorendo il metabolismo energetico e la riduzione dell’affaticamento muscolare.
Pur essendo generalmente ben tollerate, l’arginina e la citrullina devono essere utilizzate con cautela in soggetti ipotesi o in coloro che assumono farmaci vasodilatatori, poiché potrebbero amplificare gli effetti ipotensivi. Inoltre, un’eccessiva stimolazione della produzione di NO potrebbe causare cefalea, disturbi digestivi e sensazione di vertigini, fenomeni che, sebbene rari, suggeriscono la necessità di una somministrazione controllata e personalizzata in base alle condizioni del paziente.