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PREMIO ITALIA DIRITTI UMANI
L’Impegno per la Giustizia Sociale passa dal laboratorio galenico

Monica Lentini, farmacista, formulatore galenico, docente universitario e collaboratore di Utifar si è aggiudicata l’edizione 2023 del “Premio Italia Diritti Umani”.
Si tratta di un premio che rappresenta un simbolo tangibile di speranza per coloro che lottano per la parità, la libertà e il rispetto dei diritti fondamentali. La sua essenza riflette un impegno costante verso una società più inclusiva e giusta.
Indetto dalla Freelance International Press in collaborazione con diverse organizzazioni non governative e istituzioni come l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, il Premio Italia Diritti Umani nasce dall’esigenza di voler dare un giusto riconoscimento a coloro che, per la loro attività, si sono distinti nel campo dei diritti umani.
In un mondo in cui il profitto sembra essere lo scopo ultimo di ogni intento, bisogna sostenere chi lotta veramente, sacrificando spesso gran parte (o del tutto) la propria esistenza per aiutare il prossimo. 
I Mass Media spesso non prestano la dovuta attenzione al tema dei diritti umani, se non in maniera superficiale. È giunto quindi il momento, non solo di dare un giusto riconoscimento a chi lotta per la difesa dei più deboli, ma anche di parlare su come possano essere tutelati meglio questi diritti che, anche in paesi come l’Italia oltre che all’estero, sono sistematicamente violati, soprattutto nei confronti dei più deboli. 
Il Premio Italia Diritti Umani si concentra su diversi aspetti della società italiana, dai diritti civili a quelli economici, sociali e culturali. La sua struttura riflette l’ampia gamma di sfide e progressi che caratterizzano il panorama italiano in termini di diritti umani. Nel conferire il premio a Monica Lentini, la Giuria ha temuto conto, come si legge nell’attestato, “dei corsi gratuiti avviati dal 2016 di Operatore tecnico di laboratorio galenico farmaceutico rivolti sia a migranti, rifugiati e richiedenti asilo che forniscono le competenze necessarie ad orientarsi nel laboratorio della farmacia”. 
Ma non solo, nelle motivazioni del premio si fa riferimento anche “all’inserimento come operatori - in collaborazione con le maggiori Asl locali - di persone con disagio sociale, ragazzi con disturbi dello spettro autistico e Sindrome di Asperger”.  Tali attività, ricordano le motivazioni del premio, corrispondono al filone “Imprese e diritti umani”. 
In un mondo in costante cambiamento, il Premio Italia Diritti Umani si adatta alle sfide emergenti. Si evolve, abbracciando nuove tematiche, sensibilizzando l’opinione pubblica su questioni urgenti e incoraggiando una partecipazione attiva per costruire una società più equa per tutti. I vincitori del Premio Italia Diritti Umani non sono quindi soltanto individui o gruppi insigniti di un riconoscimento; sono voci di trasformazione che rompono il silenzio dell’ingiustizia. Ogni storia di vincitore racconta una lotta, una battaglia o un contributo significativo alla promozione dei diritti umani in Italia. E nella storia di Monica Lentini la farmacia e il laboratorio galenico hanno sempre rappresentato un faro per la collettività.

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